Ci abbiamo messo tanto impegno e tutto il cuore e la passione di cui siamo capaci, ma forse neanche noi, ci aspettavamo tanta risposta: il vostro entusiasmo e la voglia di apprendere e mettervi in gioco ci hanno travolto e coinvolto e allora, a conclusione di questa impagabile esperienza di scambio e condivisione, non potevamo che dare a voi la parola.
Si, proprio a voi, che questo laboratorio lo avete vissuto, respirato animato e sperimentato sulla vostra pelle.
Lucia Anna e Giulia, due giovanissime che si sono lanciate con anima e dedizione nel nostro laboratorio, ci raccontano in un’intervista la loro esperienza a Scuola Romana di Fotografia e Cinema.
1. La fotografia e il suo mondo complesso: come vi siete avvicinate a questa arte dalle mille sfaccettature, dove nasce la vostra passione?
Lucia Anna. Dalla storia dell’arte, studiata all’università, alla fotografia il salto è stato facilissimo! È sfogliando i testi universitari che mi sono chiesta quanto la fotografia di un’opera d’arte riuscisse ad esprimere, non solo il vero splendore dell’opera stessa, ma anche l’intento e il messaggio artistico dell’autore. Ed è così che, per la prima volta, ho realizzato la forza e la potenza che un’immagine ben realizzata può avere.
Giulia. Una laurea in farmacia e una passione per la fotografa. All’apparenza nessun nesso in queste due direzioni, invece è con gli anni che ho scoperto che entrambe richiedono due cose fondamentali: precisione e cura dei dettagli. La fotografia riesce a conciliare così tanti aspetti del mio carattere che non potevo che amarla: l’osservazione, perché sono sempre stata un’inguaribile curiosa, le persone, perché non c’è nulla di più affascinante dell’essere umano, ed infine l’estetismo, la perfezione di ogni cosa al proprio posto, la luce giusta, la preparazione dietro un set.
2. Scuola Romana di Fotografia e Cinema. Come ci avete conosciuto e cosa vi ha convinto ad essere dei nostri?
Lucia Anna. Di scuole a Roma c’è ne sono tante ma Scuola Romana di Fotografia e Cinema mi ha colpito sin dal principio, quello che subito ho amato di voi è stata la vostra attenzione per gli alunni e il loro futuro: le collaborazioni importanti, gli stage e le mostre tutte dedicate ai loro progetti.
Giulia. Per me è stato il passaparola la carta vincente. Perché non c’è opinione più vera di quella raccontata da chi un’esperienza l’ha vissuta sulla propria pelle.
3. “Prima Cena” un laboratorio di due settimane completamente gratuito. La vostra reazione?
Lucia Anna. La prima cosa che ho pensato? Questa occasione non posso lasciarla sfuggire! Una mail di partecipazione e un pezzetto del mio sogno iniziava a prendere forma. E’ stato solo quando ho superato le selezioni che ho capito che “Prima Cena” non era la solita trovata promozionale, si trattava davvero di due settimane di lezioni, di un progetto complesso, intenso e bellissimo da realizzare e io ne avrei fatto parte!
Giulia. Posso dirlo in romano? “Ma che bomba!” Ecco è stato questo il mio primo pensiero, un’esclamazione anzi! Così ho inviato subito la mail per partecipare al colloquio di preselezione.
4. Come è stato il vostro ingresso nella nostra Scuola, quali le vostre sensazioni?
Lucia Anna. Nelle due settimane di lezioni, la Scuola è stata la mia casa: avevamo a disposizione tutti gli ambienti, attrezzature all’avanguardia e interi set fotografici. Ma quello che davvero ho apprezzato è stata la professionalità dei docenti, non parlo solo di quella tecnica, ma della capacità di trasmettere una passione. Come? Loro erano lì, durante le lezioni o nelle pause, erano con noi per raccontare le loro esperienze, per condividere la loro conoscenza perché queste due settimane potessero lasciarci un bagaglio.
Giulia. Meravigliosa! Il mio primo impatto con la scuola è stato con Carla Magrelli, docente e membro del consiglio didattico: parlare con lei mi ha fatto pensare che forse, nella nostra cara e vecchia Roma, fotograficamente parlando, non è proprio tutto fermo e c’è ancora chi lavora con professionalità, passione e competenza. Nelle Scuola mi sono subito sentita a mio agio, si respirava una splendida atmosfera stimolante, creativa ma allo stesso tempo familiare e serena, una sensazione, che poche volte ho provato in ambienti artistici.
5. Ricreare un’opera d’arte. Quali sono state le attività del laboratorio, come è stato essere un allievo a Scuola Romana di Fotografia e Cinema?
Lucia Anna. Ognuna delle giornate trascorse alla Scuola si componeva di una parte teorica e una pratica, tutte finalizzate alla realizzazione di “Prima Cena”, un progetto davvero impegnativo, che ha visto coinvolte tantissime delle professionalità del mondo della fotografia e anche del cinema. Per la prima volta ho respirato l’aria di un vero set fotografico, ho collaborato con i docenti e, grazie a loro, ho visto le mie idee prendere forma, diventare qualcosa di più. Ho lavorato con e come un professionista della fotografia in un’atmosfera creativa, stimolante, perfetta.
Giulia. Le attività proposte nelle due settimane sono state sapientemente organizzate per permettere a noi studenti di assaggiare tutti gli aspetti della fotografia in Studio: abbiamo cominciato con il ritratto e lo studio delle luci, per poi passare allo still life, alla post produzione, all’organizzazione di un vero shooting con truccatori e hairstylist. Sono davvero riuscita ad avere una visione a 360° di quello che la Scuola ha da offrire. Non potevo chiedere di più.
E allora, ecco come iscriversi al secondo innovativo laboratorio gratuito della nostra scuola —> segui il link
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