LA MORTE NASCOSTA

LA MORTE NASCOSTA

AusilifotoLa Morte Nascosta
Reportage sui macelli in Umbria di Tommaso Ausili
diplomato alla Scuola Romana di Fotografia nel 2001

WORLD PRESS PHOTO 2010
categoria “Contemporary issues” 
Terzo premio storie

SONY WORLD PHOTOGRAPHY AWARDS 2010
premio Irisi d’Or

 

“Ho cercato di mostrare queste morti senza concentrarmi sull’orrore tout court. Il mio intento è stato di porre l’accento “sulla differenza che passa tra un animale vivo e una bistecca, perché dietro ogni cotoletta si nasconde un’uccisione, anche se noi facciamo finta di non saperlo” . Fermo restando che quello dei macellai “è un lavoro onesto come tanti altri ” dice Ausili, che esordisce con il dichiarare fin da principio di “non essere vegetariano”. E ancora “la prima raccomandazione quando si entra a contatto con il mondo dell’industria delle carni è che gli animali non hanno sentimenti come gli uomini. Così almeno mi era stato detto. Cosa che poi ho dovuto però riconsiderare”. Eppure nel vedere queste immagini, molte delle quali non facilmente “digeribili” per il pubblico per la loro crudezza, ad emergere è proprio il sentimento di compassione per queste vittime a pieno titolo “sacrificali”. Quelli che riemergono con pregnanza sono sentimenti atavici e insieme sconvolgenti. Quel senso del sublime che i greci identificavano davanti a immagini forti lo si ritrova tutto nella bellissima e impubblicabile foto del macellaio che stringe tra le braccia il trofeo del capo di un bue, orrendo minotauro decapitato con d’intorno zampilli di sangue ovunque. Una composizione calibrata fin nel minimo, di geometrica sinfonia. Stesso discorso per le pecore che si ergono a demoni della nostra coscienza ascendendo dalle loro infinitesimali bassezze a vertici, anche semantici, per i nostri tempi inusitati. [da Il Sole 24 ore, www.ilsole24ore.com]

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