Forma senza forma

Forma senza forma

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La Scuola Romana di Fotografia



presenta


“FORMA SENZA FORMA”


di
ITTO





Vernissage Mercoledì 5 Dicembre 2007
ore 18:00
presso la Scuola Romana di Fotografia – Galleria d’Arte
in Via degli Ausoni, 76

INGRESSO GRATUITO
FINO AL 25 GENNAIO 2008 DAL LUNEDì AL VENERDì: h12:00 – 20:30



Itto dipinge a più riprese e per sottili varianti il diorama di una sola veduta, che è come lo affresco di un colpo d’occhio gettato sulla intimità della vita di Roma, e del suo magmatico divenire. Il colore dato a sgocciolo, la preferenza del supporto in legno, la squadratura della superficie e l’uso di segni e graffiti come “sostegno” del percorso visivo, ci restituiscono un folto vocabolario espressivo in base al quale il dato dell’esperienza estetica si afferma come immagine.
Itto possiede la virtù poetica di dare “forma” e quando si esprime noi avvertiamo il raccordo di lunga e sedimentata memoria di valori visivi che nel suo figurare riemerge come fiume in piena. Itto è poeta quando dipinge e quando scrive, poiché descrive con precisione la musica di un sentimento che per brevi cenni si fa chiaro a sé stesso.
E allora la parola si combina con il colore, con i piccoli sbalzi dati dalle velature, da segni appena accennati come graffiti, o da figure architettoniche, emblemi artificiali di una cosmologia centrata sulle microvedute dello scenario urbano. Itto guarda il mondo in filigrana e si lascia trasportare dal misterioso flusso della vita che vortica le immagini e le perde nel grande mare della sensazione.
La pittura, come la poesia, gli sono per ciò indispensabili a segnalare il passaggio di quel fulmine di vita che il suo cuore avverte come impulso sentimentale da formalizzare. E così con la pittura-scrittura Itto realizza una autentica autobiografia in presa diretta, il diario in pubblico di una drammatica espressività incastonata dallo specchio di Narciso: “Ora guarda, ecco sta passando: è il pensiero / che scorre senza posa, è la fronda che muove / l’ombra, è la forma del verso che tu scrivi / adesso.. / in nere sillabe su questo foglio bianco, / è solo una poesia”.

Duccio Trombadori