HAITI AFTERMATH

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Incontro con Riccardo Venturi

Lunedì 27 Ottobre 2014, ore 15:00
Scuola Romana di Fotografia e Cinema
Via Giosuè Borsi, 18 – Roma
Ingresso libero

La Scuola Romana di Fotografia, Cinema, Web Design è lieta di presentare: Haiti Aftermath, il progetto fotografico a cura di Riccardo Venturi, che porterà alla pubblicazione di un libro edito da Peliti Associati e realizzato in collaborazione con INTERSOS, organizzazione umanitaria senza fini di lucro, che opera a favore delle popolazioni in pericolo, vittime di calamità naturali e di conflitti armati e Shoot For Change (S4C), network internazionale di volontariato fotografico sociale.

Il terremoto che ha colpito l’isola di Haiti il 12 gennaio 2010 ha avuto un costo – in termini di vite umane – impressionante. Si registrano più di 250.000 vittime. Altrettanto pesante è il bilancio delle devastazioni. La città di Port-au-Prince, capitale dell’isola, è stata sbriciolata dalla forza del sisma. Interi quartieri sono stati rasi al suolo; tutte le infrastrutture principali sono state abbattute o gravemente danneggiate. Insieme al palazzo presidenziale, a quello delle Nazioni Unite e al carcere dal quale sono evasi migliaia di criminali, sono stati cancellati ospedali, banche, ministeri e uffici di polizia. In pochi minuti la città è precipitata nel caos. La popolazione è rimasta per giorni senza acqua, cibo e medicine. L’assenza dello Stato e delle forze di sicurezza ha acuito il fenomeno dello sciacallaggio e dei saccheggi cosicché il centro della città, già duramente provato, è diventato meta di assalti e di incendi di origine dolosa. L’arrivo di decine di organizzazioni umanitarie e lo sbarco dei marines americani, ha contribuito ad alimentare il disordine nel paese con il conseguente congestionamento dell’aeroporto.

Già prima di questa calamità, le condizioni di vita sull’isola erano durissime: alla povertà e alla corruzione, si alternavano episodi di violenza politica e di microcriminalità. Oggi, secondo le stime ufficiali, sono oltre 170mila gli sfollati, 600mila gli haitiani che vivono in condizioni di insicurezza alimentare e si registrano più di 50mila nuove infezioni di colera ogni anno.

In questo contesto, l’idea fondante del LIBRO Haiti Aftermath è quella di documentare, monitorare e descrivere lo stato delle cose ad Haiti a cinque anni di distanza dalla catastrofe. Un obiettivo che scaturisce dall’esigenza di mantenere viva l’attenzione sulla vicenda della popolazione haitiana, sulle sue condizioni di vita e sui suoi bisogni.

Il lavoro si articola in due fasi. Nella prima, già realizzata, vi è il racconto dei giorni immediatamente successivi alla tragedia. Sono immagini eloquenti che mostrano, con l’efficacia del linguaggio fotografico, i segni della devastazione, le vittime, i saccheggi e l’arrivo dei soccorsi. Nella seconda, invece, si vogliono documentare le prospettive e le condizioni di vita di chi ad Haiti e a Port-au-Prince continua a viverci, ponendo particolare attenzione agli aspetti della ricostruzione della città, delle sue infrastrutture e dei suoi servizi.

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