LECTURE CON LETIZIA BATTAGLIA

LECTURE CON LETIZIA BATTAGLIA

letiziabattagliafotoLECTURE con LETIZIA BATTAGLIA
Incontro con la Fotografa Letizia Battaglia e la photoeditor Giovanna Calvenzi

 

Mercoledì 15 Dicembre 2010 ore 18:00
Scuola Romana di Fotografia
via degli Ausoni 7/a

 

 

Dibattito con la fotografa Letizia Battaglia e con Giovanna Calvenzi, autrice del libro “ Letizia Battaglia. Sulle ferite dei suoi sogni”. Evento coordinato da Augusto Pieroni e Nazario Dal Poz.
Durante il colloquio sarà presentata la carriera lavorativa della famosa fotografa Letizia Battaglia, con presentazione del libro di Giovanna Calvenzi, “Letizia Battaglia. Sulle ferite dei suoi sogni.” e proiezione del docu-film di Daniela Zanzotto “Battaglia”.

Interverranno:
Augusto Pieroni, docente di Visual Art presso la scuola
Nazario Dal Poz, docente di Photoediting presso la scuola.
Letizia Battaglia, fotografa
Giovanna Calvenzi, photoeditor e autrice del libro su Letizia Battaglia.

In Battaglia con Letizia

Fotografa, regista, ambientalista, consigliera comunale e regionale nella stagione della “primavera palermitana”, femminista, madre e nonna amorevole, insomma, come dice lei stessa, “una persona che fa delle cose”.Letizia Battaglia ha incontrato la fotografia nei primi anni ’70 nella sua Palermo, la città che la “imprigiona per troppo amore” e dalla quale non è riuscita a separarsi. Lavora come reporter nel quotidiano “antifascista e antimafia” L’Ora. E con l’agenzia “Informazione Fotografica” dove stringe legami di lavoro e di affetto con Josef Koudelka . Con la sua macchina fotografica – insieme a Franco Zecchin, suo compagno di lavoro e di vita per vent’anni -, è testimone delle morti violente che insanguinano la città. Sono scatti risoluti fatti “con la mano tremante” che mostrano oscure pozze insanguinate, corpi disarticolati nella morte che ricordano le immagini raggelanti  di Diane Arbus, sua “maestra assente”. Anno dopo anno Battaglia scrive con lo sguardo  il diario dolente di donne e uomini stritolati nella macchina mafiosa. E’ un lavoro rigoroso, coraggioso e incessante che le sarà riconosciuto anche a livello internazionale con l’assegnazione nel 1986 – primo fotografo europeo nonché prima donna ad ottenerlo – del premio Eugene Smith, ex aequo con Donna Ferrato che diventerà da allora la sua “sorella fotografa”. Ma non sarà l’unico. Il Life Achievement Award (1999), l’ Erich Salomon Preis (2007) e il Cornell Capa Infinity Award (2009) sono altri riconoscimenti tributati alla sua passione e al suo impegno.  Ma Letizia Battaglia non è solo fotografa di mafia. Racconta bambine e bambini che annunciano un futuro possibile, corpi di donne (i suoi soggetti prediletti) puri e vivi che riaffermano la vita nel teatro della memoria e della morte, come scrive Augusto Pieroni nell’introduzione al catalogo “Due o tre cose che so di lei”, ritualità condivise, vita quotidiana, il respiro di una città e di un’epoca. E’ con furioso amore, con il cuore e l’intelligenza  che ri-guarda le sue fotografie di quegli anni e le “uccide”  o meglio le rianima spingendole a distaccarsi da lei e navigare nel mondo. Così interviene sulle stampe di quelle memorie “troppo pesanti”  con sovrapposizioni, mescolamenti di elementi apparentemente alieni, disturbanti, dissonanti: ritratti e nudi femminili, acque purificatrici che creano “Spiazzamenti”. ( di Nazario Dal Poz)

 

Giovanna Calvenzi è photo editor di “Sport Week”. Insegna  Storia della fotografia e Linguaggio fotografico al Centro Riccardo Bauer di Milano e alla Scuola superiore di studi umanistici di Bologna. Ricercatrice instancabile sulla fotografia contemporanea, ha collaborato alla realizzazione di numerose mostre e libri fotografici.

L’evento è pubblico e rivolto a tutti gli interessati.